
Il China Outbound Tourism Research Institute prevede che i viaggi all’estero dei cittadini cinesi aumenteranno a più di 400 milioni entro il 2030. Ciò porterebbe il turismo cinese a crescere dell’8% ogni anno.
Un numero significativo dei viaggi transfrontalieri effettuati dai viaggiatori cinesi è stato quello verso la “Grande Cina” – Hong Kong, Macao o Taiwan. Mentre queste destinazioni da sole hanno rappresentato più della metà del turismo cinese d’oltremare negli ultimi anni, la percentuale è diminuita dal 2015, quando i viaggiatori cinesi hanno aperto le ali verso destinazioni più lontane, esotiche e sconosciute.
E anche se si sottrae il numero di cinesi che hanno visitato le destinazioni della Grande Cina, il numero di cinesi che hanno viaggiato in tutto il mondo è ancora maggiore del numero di cittadini statunitensi che hanno viaggiato oltre i propri confini.
Dopo Hong Kong e Macao, la destinazione più popolare per i viaggiatori cinesi è la Thailandia, con quasi 10 milioni di visite. Il Giappone è stata la successiva destinazione più popolare dei viaggiatori cinesi, seguita da Vietnam e Corea del Sud.
L’Italia si trova in buona posizione nelle classifiche, con un interessante balzo rispetto agli anni precedenti. I cinesi amano soprattutto il mare, la Romagna e le Marche in particolare, dove prediligono stare in appartamenti per le vacanze a Riccione, in hotel a 3 stelle a Gabicce Mare o in strutture particolarmente lussuose come un 4 stelle a Rimini.
I cinesi amano molto anche la nostra cucina, ed infatti sono tanti quelli che cercano ristoranti dove mangiare a Rimini, Riccione o ad Ancona, gustando prodotti tipici e locali.
I turisti cinesi stanno contribuendo allo tsunami del turismo mondiale che sta travolgendo anche tutte le maggiori città europee, tuttavia i loro modelli di viaggio differiscono rispetto a quelli europei.
Molti viaggiano oltreoceano nei principali periodi di vacanza cinesi, cioè i primi di maggio ed ottobre, oltre che intorno al nuovo anno lunare, mesi in cui è più probabile che gli europei rimangano a casa. Spesso viaggiano in luoghi che altri difficilmente visitano, e tendono anche a viaggiare rapidamente.
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, i turisti cinesi rappresentano più di un quinto del denaro speso dai viaggiatori internazionali.